Stare un passo indietro
La gioia della pasqua erompe dalla tomba vuota, l’annuncio dell’Angelo riempie il cuore di stupore, timore, speranza, e la corsa del Vangelo inizia da lì, insieme a Pietro e al discepolo amato che “correvano insieme verso il sepolcro” vuoto, appunto, promessa di un nuovo inizio.
Gesù risorto convoca i suoi discepoli i Galilea, e poi li invia in tutto il mondo…
Ogni cammino, anche i più lunghi e avventurosi iniziano sempre … con un passo.
E allora, come giustificare il “passo indietro”? L’atteggiamento cioè che ci fa rimanere sempre un passo indietro, un gradino più giù, rimanere nelle file di riserva, che ci fa tenere al voce bassa per non apparire; l’atteggiamento che ci spinge a non dare mai l’adesione per primi o ad aspettare sempre che ci sia qualcuno che si prenda la responsabilità per poi, forse, aderire…
E’ un comportamento che può avere anche una radice sincera di modestia e di umiltà, sono le stesse parole di Mosè che di fronte a Dio apparso nel roveto si scusa dicendo di non saper parlare bene: ma poi, come resistere al fuoco inestinguibile dell’amore di Dio? E’ come l’affermazione di Geremia che, di fronte alla chiamata di Dio obietta di essere giovane, e quindi di non saper parlare: ma come non fidarsi poi di un Dio che dice: “Ti proteggerò Io, e quindi cos’hai da temere?”.
E’ l’indole di chi non si fida abbastanza del Vangelo e deve rifarsi alla prudenza del buon senso comune, quello di cui Gesù dice “ma non fano così anche i pagani?”. Tanto valeva dunque essere suoi discepoli.
E’ l’atteggiamento degli apostoli che hanno ancora timore finché non hanno visto Gesù risorto, e sono ancora bloccati e resi quasi sconfitti dalla pietra del sepolcro, che sembrava definitiva…
E poi l’incontro con Lui risorto e il dono del suo Spirito cambiano tutto, gli apostoli si mettono in cammino sulle strade di tutto il mondo, spinti dal Vento per portare il fuoco de Vangelo, perché il cuore di tutti arda come il loro, sfidando tutti i pericoli e le prove fino a gridare con s. Paolo “O morte, dov’è la tua vittoria, o morte dov’è il tuo trionfo?”
E noi, vogliamo continuare a stare in ultima fila, a rimanere sempre un passo indietro?
“Un passo, cosa sarà mai?” può chiedersi qualcuno:
mille passi cominciano sempre da uno, proprio quel passo che il Signore ti chiede di fare!
Buona Pasqua
Con affetto don Luca